Io sono nato innamorato della musica.
Ma il mio “imprinting” viene da un artista country, nativo americano, che girava a ripetizione nel mangianastri di mia sorella, in cui “l’estetica della canzone” cioè oltre alla struttura di base anche la forma, l’esecuzione, l’arrangiamento di taglio neoclassico hanno forse raggiunto il sommo. E parlo del compianto John Denver (uno dei pochissimi artisti scomparsi per cui io abbia versato qualche lacrima).
Da allora, tutto ciò che è suonato “correttamente, bello e pulito” (ed è una serie di concetti difficile da spiegare ai più) può entrare nella mia casa musicale e trova la porta aperta. Tutto ciò che invece è suonato “con approssimazione, ruvido, sporco e sgraziato” invece ha bisogno di continui lasciapassare e sdoganamenti di amici o esperti del cui parere io mi fidi, altrimenti non riesco ad avere per esso il minimo interesse, non scatta nessuna molla.
Per esempio… ho allegramente saltato tutto il movimento “grunge” per questo (ok, non vuol dire che non abbia visto i Nirvana e i Pearl Jam dal vivo, ci mancherebbe, per chi ha avuto 20 anni nel cuore di quel periodo sarebbe stato un grosso peccato non averlo fatto) e non me lo sento mancare, anzi.
Ulteriore esempio: ho preso dall’intero movimento hard rock ed heavy metal solo gli artisti e le band in cui c’era almeno un virtuoso del suo strumento (e per virtuoso si intende “davvero virtuoso”, mica pizza e fichi come tanta fuffa invece è stata fatta passare).
Capisco che tanti vedano questo come un limite. Scopriremo giorno per giorno che invece la passione per alcuni selezionati elementi porta ad una conoscenza tale di essi che gli argomenti di cui discutere sono tantissimi comunque.
C’è poi da dire che per un lungo periodo della mia vita ho sentito forte che il grosso del vento della musica portava la nave verso un porto che non era adatto alle mie orecchie quasi a volermela far rinnegare.
Poi però ho scoperto che tanti la pensavano come me, chi più (e per uno che è convinto di essere piuttosto assoluto in certe cose suona molto strano) e chi meno.
Ed ho scoperto, mio malgrado, che la voglia di musica, di suonarla, di ascoltarla, beh… non mi passerà mai.
E potrei stare ore a parlare di musica senza stancarmi e trovando sempre nuovi argomenti.
E lo farò.
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